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sabato 4 maggio 2013

Deutschland über alles!

Scusate la monotonia ma ancora una volta il Freaky Day, com'è giusto che sia, è dedicato al calcio. Perchè? vi chiederete. La domanda è lecita.
Ma ogni anno arrivati a Maggio comincia il fermento omonale che caratterizza l'attesa per la finale di Champions, evento calcistico più importante a livello di club europeo e, francamente per lo spettacolo mostrato, anche a livello mondiale. Era già capitato altre volte che squadre dello stesso paese, a testimonianza dello strapotere del loro campionato nazionale, arrivassero fino in fondo a contendersi tra di loro la coppa dalle grandi orecchie; Ciò è reso possibile dal fatto che dall'anno dopo la scomparsa della "coppa campioni", dalla stagione 97-98 quindi, la partecipazione a questo torneo non è più riservata all'elitario club dei campioni nazionali ma alle prime 4 di ogni classifica, o alle prime tre o alle prime due, a seconda della graduatoria nel ranking uefa delle nazioni. In primis è capitato al calcio spagnolo che il 24 Maggio 2000 fu protagonista di questo singolare avvenimento. Real Madrid e il Valencia del malatissimo Canizares si affrontarono a Parigi nella prima finale tra due squadre dello stesso paese.

[caption id="attachment_175" align="alignleft" width="150"]La disperazione di canizares dopo la vaccata commessa in finale di Champions La disperazione di canizares dopo la vaccata commessa in finale di Champions[/caption]

Succede anche al calcio italiano, il 28 maggio 2003 a Manchester, nel teatro dei sogni una serata da incubo per la Juventus, battuta ai rigori dal Milan, e per Buffon, che ancora oggi ricorda quel giorno come la più grossa delusione sportiva della sua carriera. Dopo un paio d'anni di dominio europeo è successo anche all'Inghilterra, il 22 maggio 2008 a Mosca quando in una finale tesa e bruttina il Chelsea, abbandonato dalla buona sorte, vede nel maledetto rigore di Terry scivolare via i sogni di gloria non riuscendo a impedire allo United di alzare il terzo trofeo della sua storia. Succederà anche il 25 Maggio 2013, a Londra, sotto il giovane e già storico arco di Wembley per la prima volta nella storia del torneo due squadre tedesche si affronteranno in una finale all'insegna di birra e crauti. ma non scherziamo perché diversamente da quanto accaduto per le altre tre finali il calcio tedesco non aveva neanche lontanamente cominciato a dominare la scena in Europa. Vero che il Bayern è alla sua terza finale in quattro anni ma fino ad ora non era mai stata una schiacciasassi, non almeno ai livelli dell'Inter che se ne sbarazzò senza troppe difficoltà nel 2010 e nel 2011, mentre l'anno scorso solo la fortuna e la compattezza messa in campo dal Chelsea di Di Matteo gli hanno impedito di essere trionfatore. Ma il Bayern a certi livelli non è mai stata una gran novità, la novità in generale è il fatto che il calcio tedesco, senza aspettare anni e anni di dominio come avevano dovuto far Spagna, Italia e Inghilterra, è riuscita a portare due realtà, completamente diverse peraltro, in finale, e polverizzando la concorrenza.

[caption id="attachment_176" align="alignright" width="150"]La scompostezza della Merkel provoca l'ilarità di Platini La scompostezza della Merkel provoca l'ilarità di Platini[/caption]

La Bundesliga, il calcio tedesco, rinato così anche in Europa, un campionato che appena nel 2008 era il quinto d'Europa nel famoso ranking Uefa (dominato negli ultimi tempi con merito da Inghilterra e Spagna), dietro addirittura al campionato francese. La crisi finanziaria del 2006 che una delle società più titolate, come il Borussia Dormund, ha dovuto affrontare è sicuramente il sintomo più chiaro di ciò che stava accadendo nel calcio. Pochi entusiasmi, pochissime soddisfazioni di gioco e di risultati portarono a un indebolimento economico generale dei club tedeschi, crisi naturalmente a cui il Bayern è sfuggito però senza vincere nulla a livello europeo. Dopo aver venduto lo stadio, dimezzato gli stipendi dei giocatori e aver rischiato la retrocessione nel 2006-2007 il Dortmund ha seguito l'unica strada possibile per tornare a essere grande, la progettazione. Meticolosa, organizzata ed efficace, dopo l'arrivo del salvatore Jurgen Klopp la progettazione ha dato più frutti di quanto effettivamente si sperasse. La bundesliga era intanto diventato un campionato molto equilibrato, ma oggettivamente inferiore ai grandi europei, tanto che squadre come il Wolfsburg e lo Stoccarda arrivano a raggiungere obiettivi impensati, tra cui la prima conquista per entrambe dell'ambito Meisterschale. Ma nel quinquennio che va dal 2009 a oggi tutto cambia. Anche il Monaco comincia una paziente (meno paziente del Dortmund comunque) opera di progettazione. Investendo pochi soldi anno dopo anno, ma continuando ad inanellare vittorie che hanno contribuito a rendere il club non solo vincente ma anche tra i 5 più ricchi d'Europa, cosicchè si possa permettere di pagare 45 mln per un Javi Martinez qualsiasi. Dopo anni di transizione importanti il Dortmund riorge nella stagione 2010-2011 dove una marcia che ha dello straordinario la portano a stravincere lo scudetto, dopo 9 anni di attesa, il 30 aprile del 2011. Dopo le difficoltà iniziali e l'eliminazione dalla champions l'anno dopo il Dortmund infila 26 risultati utili consecutivi e al termine di una lunga rincorsa a Bayern e Borussia Moenchengladbach si riconferma campione. Questo però doveva esser ed è stato per entrambe l'anno della svolta in Champions, il dortmund per mettere la ciliegina su questo progetto vincente, il Bayern, ormai stufo di essere il secondo che esce a testa alta, per riprendersi ciò che è suo di diritto. Il Borussia con il gioco, la tecnica, la velocità, la generosità dei giocatori, la personalità inattesa di molti giovani è riuscita a imporsi e a dominare qualsiasi avversario, con un mister che mai si è curato di preparare la parita in funzione degli avversari ma che ha fin da subito adottato la filosofia della big europea convinto che fosse questa l'unica strada per Wembley. Onore alla personalità e all'intuizione di Klopp che ora dovrà fare i conti con un Bayern di indemoniati. Oltre a tutte le doti fisiche, tecniche, tattiche dei bavaresi, ciò che quest'anno sembra renderli invincibili è la cattiveria agonistica che sono capaci di far pervenire sul campo. Una squadra che si fa sentire, in ogni contrasto, in ogni rincorsa sulle seconde palle, una squadra che gioca così bene e che ha cosi tanta fame di vittoria la si trova raramente in Europa. Ma che finale sarà, dopotutto?stra Non è difficile fare una previsione secodo la quale se il Dortmund non rinuniciasse a fare la partita rischierebbe di prenderne tanti da un'attacco micidiale soprattutto nelle ripartenze, organizzate alla perfezione e quasi sempre redditizie. Certo aspettarsi un Dortmund rinunciatario è difficile, improbabile ma tralasciando alcune stupide previsioni ricordiamoci che una finale di Champions è imprevedibile e il Bayern, logico favorito, lo sà bene dato l'esperienza dello scorso anno, poi se una finale è tutta tedesca chissà cosa aspettarsi!

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