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giovedì 4 aprile 2013

C'è anche l'Europa League!

Ed ecco finalmente lo spazio occupato con merito dal divino sport. Questa è la settimana in cui persino il time, rivista più letta negli states, ha riconosciuto a Balotelli di essere tra le 100 personalità più influenti del pianeta mettendolo quindi sul piano di altri calciatori come Beckham o Messi ma anche sul piano di personaggi come Obama o Bill Gates, tutti nella lista. Complimenti a Mario, non si sà ancora bene per cosa, ma complimenti a Mario, un ragazzo ormai divenuto uomo.

[caption id="attachment_88" align="alignleft" width="150"]The meaning of  Mario. Mah The meaning of Mario. Mah[/caption]

Questa è la settimana di Champions, finalmente giunta nel vivo, nel momento in cui i campioni sono obbligati a diventare protagonisti e le squadre devono essere costantemente perfette. Bene il Real Madrid con una netta vittoria sui turchi di Faty Therim, sfortunato il Borussia Dortmund che sembra comunque essere favorito e superiore al Malaga di Pellegrini. Tutto aperto tra Barcellona e PSG che ha dimostrato una compattezza inaspettata, tutto aperto a meno che il Barcellona non esibisca un ennesimo show di calcio. Peccato per la sconfitta pesante a Monaco della Juventus, 2-0 col Bayern, che però non può ridimensionare nè gli obiettivi nè la convinzione nella propria qualità e nella propria forza della squadra. Una Juve che in Baviera è stata subito sfortunata (subendo il rocambolesco gol di Alaba dopo 27 secondi) e che ha pagato la prestazione praticamente impeccabile degli avversari, che essendo costituiti da una serie di giocatori tattici, intelligenti e immensamente talentuosi (basti pensare a Lahm, Neuer, Ribery, Muller...) è riuscita attraverso il possesso palla preciso, la straordinaria intensità nel pressing e l'organizzazione ad annullare qualsiasi punto di forza dei bianconeri e ad accentuarne i punti deboli. Il ritorno, come dire, è difficile, non impossibile.
Forse nessuno si ricorda che questa è la settimana della snobbatissima Europa League e visto che spesso ci si dimentica che esiste anche questa competizione ci è sembrato doveroso occuparci di lei, prendercene cura come dando un pezzo di pane a un barbone, insomma il tipico atteggiamento solidale di TheFreakyTimes.
Oggi quasi mi vergogno a dire che un paio di settimane fa una donna, creatura che non si capisca perché si ostini a voler capire qualcosa di calcio, mi chiese cosa fosse l'Europa League ed io semplicisticamente risposi: "Sai, tipo la serie b della champions." Ovviamente non ci si può limitare a questo per definire la ex-coppa UEFA. E' un torneo ricco di fortissimi singoli, di squadre blasonate e allenatori preparatissimi. Per fare un paio di esempi concreti basta pensare che ai quarti ci sono arrivati giocatori come Cech, Bale, Hazard, Lennon o allenatori del calibro di Benitez o Villas Boas ( si so che sono tutti di Totthenam o Chelsea ma ci sono molte altre squadre valide...). Tutte le squadre arrivate ai quarti non hanno mai vinto questo trofeo e quindi sarà una sfida viva partita dopo partita, fino alla fine, una fine che prevedo equilibrata e appassionante. La logica favorita è il Chelsea, non solo perché sono i campioni d'europa in carica, ma anche per la loro solidità di gioco e del gruppo, senza dimenticare la prolificità dei suoi attaccanti; e poi si sà in queste competizioni è fondamentale l'esperienza, però stiamo attenti a non sottovalutare la sfortunata tradizione che hanno i grandi club in questo tipo di tornei. Pur

[caption id="attachment_87" align="alignleft" width="150"]Per non dimenticare l'Europa league Per non dimenticare l'Europa league[/caption]

troppo anche l'altra squadra italiana impegnata in Europa, la Lazio, ha perso, è successo a Istambul, un 2-0 di una partita che finirà sicuramente nell'album dei rimpianti. Una Lazio che è partita bene, provando a tenere palla giocando a viso aperto, ma poi è mancata la continuità di prestazione e una piccola dose di disattenzione ha regalato la partita al Fenerbache. Dopo un pò di fortuna, due pali colpiti dai gialloneri, sono arrivati gli episodi sfavorevoli. Prima l'idiozia di Onazi espulso, con il primo fallo da giallo che era evitabile e un secondo completamente assurdo, soprattutto sapendo di essere già ammonito, che non farebbe neanche uno che non sa le regole. Poi lo sciagurato intervento dell'arbitro che assegna calcio di rigore ai turchi per un fallo di mano di Radu che, è vero, è saltato in maniera pericolosa ma non stava nemmeno guardando il pallone, che tra l'altro viene lanciato sul suo braccio da un colpo di testa avversario, poi se anche Billy Costacurta dice che un difensore quando salta tende sempre involontariamente ad alzare le braccia, allora ci credo. L'errore poi di Marchetti, che respinge male una punizione dai 25 metri permettendo a Kuyt di mettere dentro con un facile tap-in, fissa il risultato sul 2-0. Score che però non può far perdere la speranza alla Lazio che al ritorno, anche senza l'aiuto del suo pubblico, ha tutti i mezzi per ribaltare gli equilibri e riagganciarsi alla qualificazione. Lunedì prima c'è il derby, e aspettando di sapere se il papa preferisce la Roma o la Lazie, ci auguriamo che queste due squadre regalino grande spettacolo alla serie A.

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