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sabato 8 novembre 2014

La chiesa prova la svolta col sinodo ma i fedeli scarseggiano

Dopo ormai quasi due anni dalla sua elezione, il nuovo Papa ci ha convinti tutti. Dopo tanto tempo è riuscito attraverso le sueimgres preghiere, i suoi appelli, i suoi messaggi di fede e di speranza, prima a ridare dignità alla chiesa e poi a riavvicinarla sensibilmente al popolo: "La Chiesa non ha paura di mangiare e di bere con le prostitute o i pubblicani" dice Papa Francesco.


Ora più che mai, secondo Bergoglio, la chiesa è vicina a quei fedeli che sono sempre stati la spina dorsale della chiesa ma che ultimamente avevano smarrito la via della luce, indotti dal diavolo (e, perchè no, dalla povertà e dall'esasperazione) a lasciarsi sopraffare dalle tentazioni. Con l'economia che ci schiaccia e il governo che ci scherna è' sempre rassicurante sapere di avere un'istituzione dalla tua parte alla quale fare riferimento.


downloadNel 2014 arriva, per la chiesa, anche la possibilità concreta di dimostrare quest'inversione di rotta; basta scandali tra tangenti e pedofilia, col Sinodo straordinario del 2014 "Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell'evangelizzazione" torniamo con elegante prepotenza ad occuparci dei fedeli bisognosi. Già, perchè da tempo nella chiesa sono sorte alcune questioni di modernizzazione, questioni che hanno generato controversie e conseguenti prese di posizione.


Il Sinodo è un organo consultivo, si esprimono pareri che non sono di ordine deliberativo visto che spetta poi al papa tirare le somme e preparare un documento magisteriale da diffondere a tutta la chiesa.  Quest'anno 253 vescovi da tutto il mondo vi hanno partecipato e và detto che per 59 sui 62 punti preparati dal pontefice nei Lineamenta i vescovi hanno trovato larghissima intesa.


Ciò che disgraziatamente fa notizia è che quei pochi punti sui quali non sono stati raggiunti compromessi, sono quelli cheimages maggiormente attiravano l'opinione pubblica e che maggiormente influenzavano questo processo di modernizzazione. Ma l'accesso ai sacramenti per i separati divorziati e le unioni omosessuali non sono più totalmente tabù per la chiesa che perlomeno con questo sinodo ha evidenziato l'argomento.


"Le famiglie si sentono lacerate, abbandonate, deboli nel contesto sociale. Serve una vicinanza che non le faccia sentire sole." dice uno degli arcivescovi. Un ritorno alla dottrina dunque, alla carità e alla misericordia. Ciò che noi, come pubblico e come fedeli, possiamo percepire dal Sinodo 2014, è una chiesa che ora come ora non è mai stata più lontano dallo stato, che crede di essersi lasciata alle spalle il momento di incertezza che sembra voler fare di tutto per cambiarsi faccia.


Un ritorno alla dottrina? Ripensandoci un momento durante la storia della chiesa dov'è  che sta tutta la carità e tutta la misericordia nei confronti della famiglia? Forse nei primi due o trecento anni di chiesa qualcosa si poteva cogliere ma per la maggior parte della imgressua esistenza la chiesa non è stata altro che un entità di diffusione e colonizzazione del cristianesimo, perennemente potenti sotto il profilo economico grazie appunto ai miliardi di fedeli. Quella di oggi non è certo la prima crisi che la chiesa come istituzione si trova ad affrontare ma è la prima da quando il numero di fedeli si è così drasticamente abbassato (colpa del progresso e del diavolo immagino); così, se prima la riverenza di Dio faceva in modo di tener incollato qualsiasi strappo tra chiesa e fedeli, oggi che questo legame sembra essere irreparabilmente sottile, è tutto più complicato. Irreparabilmente, secondo me e forse anche secondo la chiesa: Spesso nella modernità si è sentito parlare di secolarizzazione dalla chiesa, quel processo che vede le istituzioni politiche laicizzarsi allontanandosi dalle istituzioni religiose, e la linea di modernizzazione che si è scelta per rilanciare l'immagine della chiesa cattolica è la secolarizzazione della chiesa stessa, la negazione dei propri valori, l'accettazione di un annunciato destino di declino (profetizzato ormai da secoli) che lasci spazio al nichilismo e al disincantamento ma anche all'intellettualizzazione delle religioni.


Oggi mi sembra di assistere ad un ultimo stadio di chiesa e, se cosi fosse, sarebbe ironico constatare che nello stesso modo con il quale la chiesa ha costruito le sue fortune, così andrà a morire; l'unica funzione sociale che infatti può ancora accaparrarsi la chiesa è quella di ente di carità, qualcuno che dia aiuto ai bisognosi, ai deboli e agli ammalati, nel nome del Signore o di chi preferiscono loro. Basta coi miracoli, basta con i crocifissi o le resurrezioni, basta soprattutto con il timore e la grazia di Dio (il vero grande escluso della chiesa moderna), ci rimane solo la carità e la misericordia, insomma "polvere eri e polvere ritornerai" vale proprio per tutti.


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