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lunedì 10 novembre 2014

I migliori difensori centrali di sempre

Dopo il grande successo della prima puntata della settimana scorsa, torna, a grande richiesta, la rubrica del Freaky che si occupa di dare risposta all’interrogativo che più di tutti attanaglia l’umanità intera: “quali sono i migliori calciatori di sempre per ruolo?” . In questo secondo appuntamento entreremo nel merito del ruolo più sottovalutato e meno spettacolare che il gioco abbia da offrire ma che, tuttavia, permette ai suoi interpreti di poter avere carriere pressoché infinite e di giocare fino ai 40. Sputi, calci, insulti all’intero lignaggio degli attaccanti avversari sono solo alcuni dei compiti affidati ai difensori centrali, ma non disprezzateli solo per questo: sono persone anche loro.Franco-Baresi-grande-difensore


-Franco Baresi. Colonna portante del Milan di Sacchi e Capello, nonché della nazionale, Franco seppe unire una buona tecnica individuale a ottime doti nel posizionamento in campo. Mentre gli attaccanti di mezza Europa tentavano, senza successo, di superarlo nell’1 contro 1, il suo compagno Weah si occupava amorevolmente della moglie. Con il secondo posto al pallone d’oro del 1989 entra di diritto nella nostra lista, oltre che nella lista degli indagati della procura di Milano per truffa.


imgres-Franz Beckenbauer. Una predisposizione innata al comando e alla rottura di palle gli valgono il soprannome di Kaiser. Da segnalare i 2-3 trofei in bacheca: 1 Mondiale da giocatore, 1 da allenatore, 5 campionati tedeschi, 4 coppe di Germania, 3 Coppe dei Campioni, 1 Coppa delle coppe, 1 Intercontinentale e ben 2 palloni d’Oro. Tutti noi, tuttavia, lo ricordiamo per l’esperienza americana con i New York Cosmos con cui riuscì ad assicurarsi anche un titolo di MVP della stagione 1977. Terminata la carriera da giocatore e poi da allenatore si dedica a tempo pieno a innervosire avversari e propri giocatori/allenatori in qualità di presidente onorario del Bayern.images


-Fabio Cannavaro. Un mondiale da assoluto protagonista nel 2006 e un conseguente pallone d’oro coronano la carriera del talento napoletano. Grinta, forza fisica e posizionamento fisico erano le sue armi principali e non a caso lo troviamo in cima alla classifica dei capitani azzurri con più presenze con la fascia al braccio. A livello di club non riesce mai a trovare stabilità in uno spogliatoio e proprio per questo cambierà 6 squadre durante l’arco della sua carriera, rimanendo tuttavia fedele al proprio fornitore di EPO.


SCIREA-Gaetano Scirea. Da sempre icona di signorilità, eleganza e stile sia in campo che fuori, Gaetano, fu, insieme a Zoff,  la colonna portante della difesa dell’Italia e della Juventus tra gli anni 70 e 80. Compianto per la sua prematura scomparsa nel 1989, occupa nell’immaginario collettivo un posto come esempio di correttezza agonistica. Storici i festeggiamenti sfrenati suoi e di Zoff dopo la vittoria del Mundial (un bicchiere di vino e via a nanna) e per la partita a carte con Pertini sull’aereo del ritorno.


-Lilian Thuram. Dopo un inizio al Monaco,Lilian trova il suo habitat naturale in Italia dove, con le maglie di Parma e downloadJuventus, riesce ad imporsi come uno dei DC più forti del suo tempo. Singolare che abbia formato insieme a Cannavaro una delle coppie difensive più forti di sempre durante l’esperienza a Parma sotto gli ordini di mister Malesani (l’ultimo a vincere in Europa). Un palmares di tutto rispetto considerando che ha fatto parte della génération dorée del calcio transalpino insieme ai vari Henry, Zidane, Desailly e Deschamp: 1 mondiale e  1 europeo su tutti. Il buon Thuram alza, inoltre, in modo esponenziale il livello culturale della nostra lista vista la sua militanza politica e la sua carriera da scrittore.


download (1)-Matthias Sammer. Primo ed unico calciatore della Germania Est ad aver avuto una carriera decente, coronata dal pallone d’oro, Matthias ha la sfiga di non poter giocare nella nazionale tedesca campione del mondo nel 1990 proprio a causa dei suoi natali. Una rapida, quanto impalpabile, apparizione nel campionato italiano non bastano a minarne l’immagine e la carriera: riuscirà, infatti, a rifarsi al Bayern Monaco e al Borussia Dortmund portandosi a casa anche una Champions con quest’ultimo.download (2)


-Bobby Moore. Di lui ci sono rimaste poche immagini ma annebbiate. Se già degli attaccanti abbiamo potuto vedere poche azioni figuriamoci dei difensori. Colonna portante e capitano dell’Inghilterra campione del mondo e del West Ham, Moore  deve tuttavia essere per forza un grande campione. Si dice non fosse potente fisicamente e non avesse un gran piede ma possedesse un’innata dote nel leggere il gioco prima di tutti (oltre che qualche capello in più rispetto a Bobby Charlton). C’è chi ricorda Pelè o Stallone come attori in Fuga per la vittoria, noi invece ricordiamo il vecchio Moore, anche se come attore non eccelleva come in campo.


download (3)-Ruud Krol. Un rivoluzionario nell’interpretare il suo ruolo, Ruud si faceva notare per le sue doti atletiche nonché tecniche (era ambidestro). Tra il 1968 e il 1980 fu una colonna portante dell’olanda e dell’Ajax  con cui collezionò 3 coppe campioni e campionati olandesi a raffica, per non parlare delle 2 finali mondiali consecutive perse coi compagni di sempre Cruijff e Neeskens. Storica la sua apparizione nei volantini contro l’aborto a Napoli nel 1981 che recitavano: “e se la mamma di Krol avesse abortito?”.images (1)


-Fernando Hierro. Storico capitano del Real Madrid dei Galacticos, Fernando  formò insieme a Helguera  una coppia difensiva imbattibile tra il 1997 e il 2002 vincendo 3 Champions League. Peccato per le imbarazzanti  5 presenze con la nazionale andalusa condite da un gol.


download (4)-Alessandro Nesta. Maestro dell’anticipo e degli interventi in scivolata, Alessandro spartì la sua carriera a metà tra Lazio, con cui vinse scudetto e coppa delle coppe da capitano, e Milan, con cui portò a casa 2 Champions League. Noi preferiamo ricordarlo come colui che ha collezionato 3 infortuni in altrettanti mondiali (decisivo quello del 2006 che ci valse il mondiale) e per l’esilarante infortunio ai pollici rimediato giocando alla playstation.

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