Post più popolari

giovedì 20 novembre 2014

Da sempre Simpson vs Griffin, chi è il migliore?

Oggi, qui al Freaky, cercheremo di dare finalmente risposta ad uno dei più grossi quesiti riguardanti il mondo della televisione, uno di quei quesiti epocali che ti costringe a passare notti insonni e giornate insignificanti: quale sit-com animata è la migliore? Quella del ciccione giallo, calvo e con un pastello nel cervello o quella del ciccione bianco, quattrocchi e mentalmente ritardato? I Simpson o i Griffin?1
Probabilmente non c'è nessun motivo per presentare queste due famiglie che conosciamo tutti benissimo ma noi, sia per amore della professionalità che per occupare importanti righe, le presenteremo. La famiglia Simpson appare per la prima volta ancora prima che cadesse il muro di Berlino, su un esperimento animato del lontano 1989. In meno di un decennio Homer, la moglie con l'obelisco blu in testa Marge, il pestifero Bart, la tuttologa Lisa, la fastidiosissima infante Maggie e tutta la città di Springfield, stato di , conquistano il cuore dell'America intera. Lo stesso percorso che una decina di anni dopo segue la famiglia Griffin, all'apparenza addirittura più normale. Peter, Lois, i loro figli Meg Chris e Stewe, e il cane parlante Brian vivono a Quoagh, Rhode island, non sono gialli e, per delle inspiegabili coincidenze, sono più volte accusati di essere uno squallido plagio dei Simpson. Peter e company però riescono ben presto a dimostrare di essere qualcosa di diverso (a onor del vero se Homer è stupido, Peter è una nutria, se Bart è una peste Stewie è un sociopatico), e dopo aver rischiato la cancellazione definitiva nel 2003, tornano 2 anni dopo più forti che mai e tra critiche e consenso, proprio come i Simpson, sopravivvono fino ai giorni nostri.
Forse qualcuno continua a chiamarle Sit-com, ma dovrebbe essere chiaro a tutti che il talento sgorbutico e infettivo di Matt Groening e quello masturbativo di Seth MacFarlane hanno creato schemi universali dai quali attingere al sapere ogni volta che qualcuno di noi, che come unico scopo di vita abbiamo quello di ritrovarsi a vivere in quelli schemi, ha qualche curiosità o qualche dubbio sull'American Way. Perchè diciamocelo, dopo essersi anche minimamente affezionati ai personaggi, ecco che subentra l'invidia; mi andrebbe bene sia la vita di Peter che quella di Homer, con un cervello talmente vuoto da non crearmi problemi, una moglie casalinga e porcellona, la viletta a schiera, un lavoro che riuscirebbe a svolgere una cernia senza tentacoli ma che mi mantiene la famiglia e l'alcolismo e i fottutissimi figli, che per la maggior parte del tempo tentano di demolire il paradiso attorno a me ma che, saltuariamente, regalano grandi soddisfazioni.




[caption id="attachment_821" align="alignleft" width="160"]Perplessità? Perplessità?[/caption]

Tornando alla domanda a cui il Freaky si era riproposto di rispondere, come possiamo stabilire scientificamente chi sia meglio tra i Simpson e i Griffin? Naturalmente non si può e così ci è venuto in aiuto il sempreverde metodo di sparare un numero da uno a mille e aprire il vocabolario a caso. Quindi abbiamo scelto di scegliere attraverso 5 punti casuali di darvi una risposta oggettiva. Inizialmente non troverete un significato nè alla frase precedente nè a tutto ciò che seguirà, ma dato che siete arrivati a questo punto nella lettura dell'articolo sembra che tempo da buttare ne abbiate parecchio.
Simpson vs Griffin! 0-0
1) Comicità: la comicità è una cosa seria, una cosa difficile da riprodurre e soprattutto difficile da rendere apprezzabile. Far ridere mantenendo uno stretto contatto con la realtà e con il realismo è il compito del comico ed è forse il pezzo forte dei Simpson, che riescono a farci ammazzare dal ridere senza sembrare mai forzati, riuscendo a fondere realtà e immaginazione con un equilibrio che i Griffin non hanno neanche mai conosciuto.
"Sono solo un bambino nessuno mi ascolta"
"Sono un povero vecchio, nessuno vuole starmi a sentire"
"Io sono un uomo bianco tra i 18 e i 49, tutti mi ascoltano nonostante i miei suggerimenti cretini..."
2) Demenzialità: così come non ci poteva essere da discutere sull'assegnare il round precedente ai Simpson, allo stesso modo è lampante che i più tremendamente demenziali, sono i Griffin, che hanno raggiunto l'apoteosi di questa forma satirica grazie agli instancabili flashback, quelle gag che li hanno resi celebri e amati. Tanto che ogni qualvolta uno dei personaggi pronuncia le famose parole "Come quella volta che..." allo spettatore viene l'acquolina in bocca per la stronzata a cui sta per assistere.
Come quella volta che Peter scelse la scatola.


Gag epocale di Peter


3) Affetto: Finalmente la sfida si fa interessante. Per essere esaustivi anche nel punto 3 premettiamo che nonostante possa sembrare un punto su cui domina la soggettività non lo è. Nel nome dell'oggettività più pura, decidiamo noi. Qui cominciamo ad espanderci; è chiaro che siamo molto affezionati a entrambi i nuclei familiari, che in un modo o nell'altro ci hanno conquistato nella loro totalità, allora bisogna andare a capire in quale delle due città tra Springfield e Quoagh ci piacerebbe vivere. Insomma, ci piacciono di più Apu, Winchester, Burns ecc o Joe, Tom Tucker, Quaghmire ecc? In momenti come questi del match, in cui l'equilibrio regna sovrano, è la qualità che fà la differenza e bisognerà ammettere che i Simpson, nella creazione dei personaggi, ne hanno infinitamente di più. Non c'è bisogno di citare tutti i tormentoni (quasi tutti nei Simpson prima o poi ne hanno uno) per farvi capire quanto anche voi, che ne siate coscienti o no, preferite mille volte Springfield. Non tanto perchè l'ha deciso il Freaky ma perchè è quella che conoscete meglio: Conosciamo meglio Boe che l'Ostrica Ubriaca, conosciamo meglio Skinner che boh, conosciamo meglio Apu che Goldman, o Burns che il capo di Peter; di conseguenza siamo più affezionati a loro!


Nonostante siano dei burini:


Springfield e la monorotaia


4) Parodismo: Anche la parodia è una cosa seria, a volte ha intento satirico, a volte critico a volte è semplicemente una spassionata trovata occupare righe, in ogni caso la parodia è pian piano diventato un elemento fondamentale per creare sit-com di successo. Prima lamentavo della qualità dei Griffin, è vero, nè i personaggi nè le storie ne sono intrisi, ma le parodie che vengono in mente a MacFarlane sono di prima qualità. Tutti ricorderanno Blue Harvest e la parodia a guerre stellari ma non stiamo parlando solo di quello, Stiamo parlando anche e soprattutto delle milioni di citazioni che i Griffin propongono solo per dissacrare intelligentemente facendoti spesso pisciare sotto. Qui sono i Simpson che hanno qualcosa da imparare, perchè anche se l'uso del parodismo nei Simpson c'è, non è mai riuscito a farci ridere tanto come quella volta che...


Toccato da un angelo


5) Idolatria. Siamo arrivati in fondo e l'unico modo per decretare il vincitore è, come spesso capita, deificare. Bisogna superare le banalità; basta dire che lo stile di vita di Homer o di Peter sono semplicemente l'emblema dell'American way e ammettiamo, con devoto rispetto, che il loro non è uno stile di vita, ma una filosofia. Una filosofia che, a causa dell'ignoranza del filosofo, non trova fondamenti e che si ritrova ad assomigliare più ad una religione con Homer e Peter profeti solitari. Ma, nei vari livelli di idolatria, chi stà più in alto trai due? Ormai mancheranno una dozzina di righe alla fine dell'articolo e possiamo rivelarlo; il punto 5, e forse non è il solo, è fortemente soggettivo. Perchè io credo sia in Peter che in Homer, insomma magari saranno personaggi di fantasia (non è ancora stato dimostrato che esistano ma siamo sulla buona strada) ma hanno vinto alla lotteria della vita. Hanno vinto nella maniera in cui a tutti gli uomini, di ceto medio o no che siano, piacerebbe vincere, guadagnandosi con dedizione lo status di "Idolo". Quindi appurato che la deificazione è già avvenuta sia per i Simpson che per i Griffin diventa un discorso numerico, come dire: il cattolicesimo è meglio dell'islam perchè ci ha fatto cascare più gente. La flotta di fedeli più estesa ce l'ha sicuramente Homer, il primo uomo occidentale, dai tempi di Gesù, a raggiungere deificazione e idolatria. Un uomo che ci ha trasmesso valori che vanno ben oltre la banalità dell'elemosina e del sacrificio (valori stantii il cui solo suono comincia ad inquietare le palle): valori rivoluzionari di ozio e lussuria, sbronze e debolezze, senza mai dimenticarsi di avere un'amorevole famiglia a carico.
"Oh...Il Signor Burns ha detto che lo scopo della sua vita sarà fare in modo che i miei sogni non si realizzino mai... Fammi sentire meglio Marge fammi sentire meglio!"
"Oh Homer...Quando i sogni più grandi di un uomo sono quelli di mangiare costolette, accoccolarsi di tanto in tanto e spaparanzarsi il giorno libero sul divano, nessun'uomo al mondo potrà portarglieli via."




[caption id="attachment_822" align="aligncenter" width="222"]Il vincitore.... Il vincitore....[/caption]

Nessun commento:

Posta un commento