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giovedì 28 marzo 2013

Freaky sport!

Nella giornata in cui lo sport è il protagonista la prima riga va sicuramente dedicata al ricordo di Pietro Paolo Mennea, atleta recordman a Mosca nelle olimpiadi dell'80. Un peccato che tanti siano venuti a conoscenza delle sue imprese solo dopo la sua scomparsa, la scoparsa di uno degli soprtivi italiani più forti di sempre.

Nonostante non c'entri assolutamente nulla una riga và dedicata anche all'idiozia di Battiato, che dimenticandosi di avere un ottimo e perdipiù proficuo talento per la musica si è ostinato nel voler far politica e dopo aver dichiarato pubblicamente di non sopportare più le "troie in parlamento" è stato prima tartassato dai media (ormai è etichettato come il più grande maschilista vivente) e poi prontamente licenziato dal ruolo di assessore al turismo in Sicilia. Complimentoni.

Oltre a tutto ciò è stata una settimana generosa di eventi, sportivi e non. Tra questi una Formula 1 che sin da subito si rende intrigante con l'autorità dei team già messa sotto pressione. Ci sono stati team severi e poco concessivi (come la Mercedes che ha imposto a Rosberg di mantenersi dietro Hamilton, che stava girando più lentamente del tedesco, perchè questa è la "strategia" da seguire) e quelli snobbati e superati dal pilota (come nella Redbull dove Vettel attacca e sorpassa il compagno Webber strappandoli il gradino più alto del podio, a quanto pare ciò porterà addirittura a un divorzio a fine stagione). Discorso a parte per le scelte unanimemente prese da Alonso e la Ferrari, scelte che non hanno permesso allo spagnolo di finire la gara, Alonso non si è fermato a riparare l'alettone anteriore e fatalità si è rotto, ma col senno di poi son tutti bravi. Il mondiale è comunque appena cominciato e con tutti i presupposti per risultare avvincente.

Questa è stata anche la settimana della nazionale, che prosegue la sua striscia positiva, e dell'ennesima conferma che Balotelli, oltre che essere un campione nel lanciare freccette ai ragazzini delle giovanili, è l'attaccante più talentuoso di cui si può vantare il nostro calcio. Contro il Brasile, oltre la prodezza balistica del gol che ci dimostra la rapidità e la facilità che ha il ragazzo nel tiro, Mario ha giocato Mario Balotelli, 22 anniper la squadra, correndo qualche volta in pressing ma soprattutto accorciando spesso verso il centrocampo a far da sponda, tener vicino le linee di reparto e far salire i compagni. Contro Malta l'attaccante del Milan ha svolto lo stesso lavoro, ha fatto lo stesso sacrificio più tante giocate finissime arricchite da una doppietta. Ciò che stupisce di Mario in questi mesi è la serietà che sta cercando di introdurre nell'ambito professionale della sua vita. Non è il nostro unico grande talento però. La nazionale ha dimostrato grande maturità e intesa, facilitata da  una condizione al top per quasi tutti i giocatori, e magari non sarà sempre così. Comunque sia la nostra è una nazionale cosciente della propria qualità, padrona dei suoi mezzi e forte in ogni zona del campo. Partendo dalla sicurezza Buffon e gli invalicabili centrali juventini (Barzagli si conferma un fenomeno con un altra stagione straordinaria), passando per gli esterni del Milan Abate e De Sciglio e per un centrocampo secondo forse solo a quello spagnolo formato da una serie di campioni complementari tra loro (Pirlo, Marchisio, Montolivo, Diamanti, De Rossi...), e per finire c'è l'attacco milanista (con El Shaarawy vicino Balotelli) completato dall'alternativa romanista Osvaldo e da Alessio Cerci, esterno alto ex Roma e Fiorentina ormai esploso a grandissimi livelli, finalmente. Questa pare una squadra completa e competitiva e con molti giocatori nel miglior momento della carriera (sia pur breve come quella di De Sciglio o più longeva come quella di Pirlo) è una nazionale che con un pò di attenzione e di cinismo in più può vincere con chiunque.

Ieri è stata anche la giornata in cui l'inglese Barton, difensore del Marsiglia, ha definito Neymar il "Justin Bieber del calcio". Barton mi ha fatto sbellicare e bisogna ammettere che ci ha preso in pieno visto che il fenomeno brasiliano oltre che essere ammirato dai giovanissimi calciatori, riesce anche a catturare l'affetto di numerosissime fan, attirate dalle sue comparizioni televisive e nei video musicali. Bisogna però puntualizzare che Neymar è un giocatore ricco di talento, moderno, veloce e tecnico, potenzialmente il più forte di tutti. Invece, con tutto il rispetto per Justin Bieber, essere un cantante credo sia diverso da quella cosa che fa lui. Neymar però che si è incaponito sul fatto che per completare la sua formazione professionale non abbia bisogno di giocare in Europa. Forse è solo un modo per rendere il suo cartellino più caro di quello che già è ma sa benissimo che nel nostro calcio ci vuole più lavoro, più continuità, più capacità di adattamento perchè ai giocatori come lui in Europa si mordono le gambe e a parte questo gli allenatori, tattici esperti, cercano sempre un modo di arginare i fuoriclasse. Ma tutto ciò lo sa benissimo e sembra che abbia silenziosamente firmato un precontratto con il Barcellona che lo porterebbe in Europa nel 2014 per 45 milioni di euro. Certo sono personalmente contento che venga a giocare in Europa ma mi trovo a disprezzare quest'operazione di mercato. Nel senso che se mi comprate Neymar per affiancare Messi allora prendetevi pure sin dall'inizio tutti i trofei che volete ma io con voi non ci gioco.

Suggestioni che quindi diventano realtà. Un'altra suggestione è quella di veder Totti giocare per sempre, ma gli acciacchi di anzianità prima o poi colpiranno anche lui, intanto il capitano si gode i suoi vent'anni di carriera da professionista nella Roma. Vent'anni da quel 28 Marzo 1993, a Brescia, dove subentrò a Rizzitelli lanciato da mister Boskov. Da allora lui è stato la Roma, ha sempre vissuto e lottato per quella maglia, vincendo sicuramente meno di quanto avrebbe potuto vincere con maglie diverse, ma guadagnandosi cosi l'amore di migliaia di cuori giallorossi; è stato uno dei talenti più puri nella storia del calcio italiano, capace di creare gioco come pochi, inventore e rifinitore, spietato tiratore. La precisione del suo tacco, di cui non ci si stanca mai nonostante lo faccia una dozzina di volte a partita, è paragonabile a quella del suo piattone. Un giovane tifoso romanista scrive:"Nella speranza che in un futuro possa amare un calciatore, un capitano, come sto facendo ora per Totti, auguro al pupone cento di questi giorni. W la f***"

Ovviamente il ragazzo, per la sua volgarità, è stato rintracciato, arrestato e probabilmente malmenato dai poliziotti bastardi...No scusate mi stavo perdendo nell'articolo di ieri.

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