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Sono solo 8 su 12 gli stadi scelti come sede che hanno completato i lavori. Nell'Itaquerao, a sud-est di San Paolo, il nuovo stadio non è ancora pronto e lo sarà al massimo entro fine Maggio. A Belo Horizonte, pochi giorni fa, per il maltempo è crollato parte della tettoia, che necessita ora di essere ricostruita andando ad aggiungere ulteriori costi.
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Diversa e più allarmante la condizione dello stadio a Porto Alegre, dove lo stadio è ultimato ma manca la pavimentazione esterna e l'intera rete delle infrastrutture, nel senso che se volete andare a vedere qualche partita meglio possedere un elicottero. A Curitiba "è un miracolo se lo stadio sarà ultimato entro fine maggio", e la Fifa sta ripensando a cancellarla come sede. Ma gli stadi non sono il ritardo più preoccupante, infatti solo il 55% del lavoro programmato per l'adattamento aeroportuale è stato ultimato.
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A Confins, Cuiabà, Curitiba, Salvador, Porto Alegre e Fortaleza non ci sono ancora state le adeguate opere di modernizzazione e la soluzione è diventata adottare terminal temporanei, da smantellare alla fine dei mondiali, andando ad aggiungere ulteriori costi. Beh almeno per Fortaleza siamo sicuri che i lavori saranno terminati, entro fine 2016 ma saranno terminati, permettendo lo scalo per vedere i mondiali solo a dei clamorosi ritardatari.
8 morti nei cantieri, l'ultimo il 29 Marzo, sfruttamento di denaro pubblico e accuse di corruzione che piovono sul governo non aiutano a stabilizzare il paese che è anzi quotidianamente luogo di proteste che provocano periodiche manifestazioni di massa nelle piazze delle città più in vista. Il mondo se n'è accorto solo un anno fa a causa della violenza che tutti i giorni trasmettevano i reportage dei giornalisti andati lì a seguire la confederation ed durante il mondiale tali violenze, stando alla quantità di malcontento, possono solo essere peggiori.
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Nel 2007, al momento dell'assegnazione, nessuno avrebbe pensato ad un Brasile (la casa del calcio) scontento per un mondiale eppure a oggi, dopo morti bianche, aumenti nella vita pubblica e soprattutto bilanci svelati, addirittura il 52% dei brasiliani presi in considerazione dall'indagine della Datafolha si dichiara scontento di questo mondiale (nel 2007 la percentuale era 79 e prima della confederation 65), con il 20% di indecisi e la restante parte quindi favorevole. Insomma la gente si è convinta di quello che i manifestanti urlano per le piazze: la crescita si è fermata causa crisi, e in più arriva un nuovo padrone chiamato Fifa, che ci succhierà via anche il poco che ci era rimasto. La Fifa, mai colpevole di nulla, ha dichiarato che nemmeno un dollaro del denaro pubblico sarà speso...e poi tutti gù a ridere. 1 miliardo è ciò che la Fifa ha stanziato per ora al Brasile a fronte dei 14 miliardi di dollari spesi ad oggi dal governo. Ecco il perchè di tanta tensione e di tanta ostilità, il paese si chiede se quei soldi non avrebbero fatto più comodo alle strutture scolastiche o sanitarie, e alcuni se lo chiedono morendo di fame. Insomma, bisogna ammettere che i dubbi dei cittadini brasiliani sono quantomeno logici, se la crescita economica del paese ha subito un arresto tanto rapida quanto inaspettata, che senso ha spendere? La risposta del governo è altrettanto logica, ma molto più scontata; ma cosa dite? ragazzi non stiamo spendendo stiamo investendo. Il ministro dello sport Aldo Rebelo, per cercare di limitare i danni delle idee dei manifestanti ha difeso strenuamente l'evento, ricordando come sia una straordinaria opportunità di lavoro temporaneo per i cittadini. Il mondiale inoltre farà capire al Brasile l'importanza del settore turistico, risvegliando la voglia di rafforzare questo settore. Questa piccola campagna di sensibilizzazione di Rebelo si conlude rendendo pubblici alcuni studi che assicurano che i mondiali inietteranno nell'economia brasiliana 45mld di dollari "andando a risolver anche problemi strutturali e secolari del paese". Parole forti e previsione ottimistiche, ecco il punto di vista del governo.
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Senza sembrare troppo arroganti spero sia chiara a tutti l'arretratezza sociale di questo paese, che, per colpa del caso, si trova ad ospitare un mondiale nel momento di evoluzione sociale forse meno opportuno ad affrontare un mondiale; il momento in cui, dopo lo stop del boom economico, subentra la consapevolezza popolare dei propri mezzi, la consapevolezza popolare della propria dimensione, un periodo in cui si tende tutti a tirare la cinghia, e se la tirano tutti tranne lo stato è chiaro che qualche perplessità ti viene.
A parte tutto ciò, il mondiale si farà al 100% che piaccia o meno, e al 100% sarà il mondiale più ricco di polemiche e cronaca di sempre.
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