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lunedì 10 marzo 2014

Italia,un po' di autostima!

[caption id="attachment_466" align="alignright" width="259"]download (1) Seriamente:la vogliamo smettere si o no?[/caption]

Martedì scorso persino noi qui al Freaky non abbiamo potuto fare a meno di vedere in tv la tanto chiacchierata Grande Bellezza di Paolo Sorrentino fresca fresca di Oscar come miglior film straniero. Più che il film in sé (di cui parleremo in un altro articolo…tranquilli!) a colpirci è stata di certo la risposta del pubblico alla pellicola: insomma più che acclamazioni e “tifo da stadio”,come l’ha definito Sorrentino, gli italiani hanno lanciato, in particolare sui social, gli sfottò e l’ironia più sferzante possibile. “Ma qualcuno che è andato oltre i primi 20 minuti c’è?” e  “La Grande Bellezza??La grande Monnezza!!” sono stati tra i più diffusi per intenderci. Premettendo che l’Italia è la patria dello sfottò per eccellenza e che in particolari situazioni l’amiamo anche per questo c’è da dire che una reazione simile all’arte che Sorrentino e Servillo hanno portato sullo schermo ci ha lasciati a dir poco di sasso. Voglio dire: passiamo la maggior parte del tempo a sminuire il nostro paese e quasi godiamo nel ricordarci dei fallimenti che collezioniamo in vari campi come nazione. Per una volta in cui finalmente, dopo anni, eccelliamo in un campo finiamo per prendere a pesci in faccia e a pernacchie questa nostra gloria? Ok ok “nemo profeta in patria” diceva qualcuno: ma qui stiamo sfiorando il ridicolo!

[caption id="attachment_465" align="alignleft" width="300"]L'isola dei conigli (a Lampedusa):Sicuri che meriti di essere conosciuta solo per i barconi degli immigrati? L'isola dei conigli (a Lampedusa):Sicuri che meriti di essere conosciuta solo per i barconi degli immigrati?[/caption]

A questa riflessione ne sono seguite altre (eh si noi del Freaky siamo tipi profondi). Quante volte ci siamo sentiti dire che l’Italia ha un patrimonio artistico e culturale così ampio che potrebbe vivere di rendita se solo promuovesse il turismo correttamente? Quanti piani astrusi sentiamo ogni anno per sviluppare questo settore che puntualmente non vengono realizzati? Quanti dati del tipo “ Lo sapete che il Louvre è più visitato di tutti i musei italiani messi insieme?” ci vengono sfrittelati quotidianamente su telegiornali e riviste? Evidentemente non abbastanza!! Eh si, perché se ce lo dicessero abbastanza forse avremmo cominciato a prenderci un po’ più sul serio di quanto non facciamo. Se capissimo che viviamo su una miniera di cultura e (potenzialmente) d’oro forse la smetteremmo di considerare il top del viaggio culturale andare in Francia a fare scatti artificiosi in cui fingiamo ti tenere in mano la torre Eiffel o negli States a immortalarci mentre beviamo il caffè in brik sulla 5th avenue come “quelli dei telefilm”. Certo, non abbiamo niente contro questi due paesi e, al contrario, siamo degli spettatori di telefilm americani di prima categoria anche noi del Freaky, pensiamo solo che siamo arrivati al punto in cui va talmente tanto di moda dire:”me ne vado da questo paese!” e “siamo gli zimbelli del mondo” che nessuno ha più voglia di scommettere sul nostro stesso paese. L’idea di visitare città all’interno dei confini nazionali durante l’estate ci è spesso estranea oltre al fatto che siamo arrivati a conoscere paradisi naturali come Lampedusa solo per i barconi di immigrati invece che per la loro bellezza.

La piaga dell’autocommiserazione è forse peggiore di qualsiasi ignoranza che abbiamo nominato fin’ora. Perché è vero che può benissimo non piacerti la grande bellezza (non è nemmeno tra i nostri film preferiti per capirci) ma è anche vero che se fosse il nuovo film di un regista americano quotato lo avremmo preso tutti molto più sul serio. Sicuramente ci saremmo risparmiati gli sfottò sui social.

Morale della favola? Certo, in molti campi rispetto alla cultura moderna noi italiani facciamo la figura dei provinciali e, lo sappiamo, abbiamo una quantità di problemi interni esorbitante, ma possiamo dire che per quanto riguarda altrettanti ambiti siamo noi a guardare dall’alto in basso qualsiasi altro paese. Non ce lo ripeteremo mai abbastanza.

L’erba del vicino è sempre più verde,  lo si sa, ma anche la nostra non è del tutto marcia!

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