Post più popolari

venerdì 21 marzo 2014

High Hopes, the Boss è tornato! (6,5/10)

Non abbiamo mai parlato di lui qui al Freaky per diverse ragioni ma è sicuramente tra i nostri artisti preferiti. Di chi parlo? Del solo, l’unico, l’immortale “The Boss”: Bruce Springsteen! Uno dei rocker più amati nel nostro paese secondo un recente sondaggio di Vanity Fair. Sondaggi di riviste patinate a parte, lo si scopre subito quando alla voce “album numero 1 di vendite del 2014 in Italia” si scorge immediatamente il suo High Hopes (premi QUI per ascoltarlo), uscito il 14 Gennaio. Eclettico come pochissimi, Bruce è sempre riuscito a dare il suo meglio negli appuntamenti live in cui, insieme alla sua downloadinseparabile E Street band, ha emozionato i pubblici di tutto il pianeta dai favolosi 70ies a oggi alternando pezzi in cui convolge decine di strumenti diversi e momenti intimisti in cui con chitarra e armonica si fa “un po’ Bob Dylan”.

High Hopes ci stupisce subito per 2 motivi:

  1. E’ il primo album di Bruce formato da materiale già registrato da tempo (anche se rimaneggiato).

  2. Alla chitarra abbiamo la presenza del grande Tom Morello, storica chitarra dei Rage against the Machine. E per chi li conosce questo sembra un po’ l’incontro del diavolo e l’acqua santa.


[caption id="attachment_486" align="alignleft" width="276"]Tom Morello Tom Morello[/caption]

Al contrario di quanto potessero prevedere i più pessimisti l’incontro tra Springsteen e Morello è un connubio se non perfetto, quasi: la chitarra distorta e spesso tutt’altro che melodica di Tom che fino a ieri era la base per il rap di Zack de la Rocha oggi sa essere quasi dolce al cospetto del Boss. Come lo stesso Bruce ha dichiarato a proposito:”Ha preso la mia musica e l’ha scaraventata nel presente”. In effetti il pop/rock un po’ fuori dal tempo a cui ci aveva abituato negli ultimi anni lascia il posto a un lavoro davvero attuale e parecchio ritmato.

La title track è un concentrato di energia e ci sa dare subito la carica appena è necessario. High hopes, infatti, richiama dei ritmi tribali nel suo arrangiamento e sa farci esaltare  con la chitarra di Morello che sa ancora ruggire. American Skin (41 shots) ci riporta un po’ indietro verso le atmosfere di Streets of Philadelphia con cui il Boss vinse niente meno che un Oscar

[caption id="attachment_487" align="alignright" width="272"]Bruce e Tom in concerto insieme Bruce e Tom in concerto insieme[/caption]

come migliore canzone (nel film Philadelphia). Anche qui la chitarra di Morello si fa sentire in un assolo da pelle d’oca non facendoci rimpiangere gli altri 20 chitarristi della E street Band che, seppur bravi, non possono competere con l’ex Rage against the Machine. Heaven’s Wall ci fa respirare già l’aria orchestrale che si respira nei live di Bruce: cori, percussioni, melodia e tante emozioni compresse in un unico pezzo. Fortunatamente pare che anche quest’anno potremo vivere tutto questo in una data italiana del suo tour, anche se per ora non è stata comunicata.

Ci fa piacere, inoltre, sapere che the Boss ha intenzione di realizzare una nuova versione più attuale di The River dopo che ci ha già fatto riascoltare Darkness on the Edge of Town e Born to Run rispolverate. In una recente intervista  Springsteen ha paragonato Tom Morello a The Edge (U2) e Johnny Marr (Smiths) per la loro capacità di creare un universo ogni volta che scrivono un pezzo aggiungendo che gli piacerebbe lavorare anche con loro. Beh, se dovesse riuscire a coronare questo suo desiderio con uno qualsiasi di questi due artisti allora noi del Freaky siamo qui con l’acquolina in bocca!

 

 

Nessun commento:

Posta un commento