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lunedì 28 ottobre 2013

Rush: Niki Lauda vs James Hunt (7/10)

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Il cinema è sempre di casa qui al Freaky Times! Oggi parliamo di un film che, per quanto recente, sta riscuotendo grandi consensi di critica e pubblico: Rush! La pellicola, come si sa, racconta la storia dell’accesa rivalità che negli anni 70 aveva visto contrapporsi due mostri sacri della storia della Formula 1: l’austriaco Niki Lauda e l’inglese James Hunt.images

I due si conoscono ancora giovanissimi militando nelle file della Formula 3, dimostrando di essere nettamente superiori alla concorrenza e di avere un glorioso futuro davanti. Tra i protagonisti non corre da subito buon sangue e non mancano di scambiarsi frecciate e insulti appena la situazione lo permette: hanno caratteri talmente diversi che il contrario sarebbe impossibile! Niki Lauda (interpretato dal somigliante Daniel Bruhl), dipinto come un freddo e metodico calcolatore, perfezionista quando si parla di mettere a punto la propria monoposto, è determinato a raggiungere altissimi traguardi fin dagli inizi, anche a costo di indebitarsi pesantemente per intraprendere la propria carriera. James Hunt (interpretato dal belloccio Chris Homsworth), al contrario, è il corrispondente automobilistico delle star della musica rock che negli stessi anni salgono alla ribalta delle cronache mondiali: passa da una donna all’altra frapponendo tra loro qualche sbronza e non disdegna nemmeno la droga. L’inglese affida tutta la sua carriera all’amore per il rischio che si porta dietro come una seconda pelle e fa dei sorpassi azzardati il suo mestiere. Dopo aver raggiunto la tanto sognata Formula 1 i due rivali ne salgono subito ai vertici e danno di che sognare e divertirsi a milioni si fan: Lauda viene presto ingaggiato dalla Ferrari, la quale torna a

[caption id="attachment_390" align="alignleft" width="240"]i veri Niki Lauda e James Hunt i veri Niki Lauda e James Hunt[/caption]

essere grande grazie a lui, che si giudica a mani basse il suo primo mondiale; Hunt ottiene solo piazzamenti marginali alla prima esperienza, anche a causa di una macchina non competitiva, ma non appena viene messo sotto contratto dalla velocissima McLaren ecco  che i due contendenti sembrano finalmente potersela giocare ad armi pari. Sul più bello ecco che Lauda subisce un drammatico incidente e le carte si rimescolano! (Non ci spingiamo oltre per non rovinarvi il film)

La vicenda, e questo è chiaro fin da subito, è raccontata dal punto di vista di Lauda, di cui si incarica di essere una parziale biografia. Sarà forse per questo motivo o per il fatto che il pubblico si riconosce molto più facilmente in un gran lavoratore, e non  in un bello e dannato sciupa femmine, che vedendo il film si è quasi obbligati a prendere le parti di Lauda e fare il tifo per lui. Analizzando un po’ più a freddo i fatti, tuttavia, è impossibile credere che esistano persone del genere nel mondo reale. Il pilora austriaco è un vero e proprio “Computer”, come era soprannominato, senza alcun sentimento, mentre Hunt è un completo irresponsabile sconsiderato: lo jing e lo jang di ognuno di noi. Tendiamo un po’ tutti ad oscillare tra le due posizioni nel corso della nostra vita. La sensazione è che il film sia dunque un semplice espediente per raccontare una rivalità come ce ne sono state tante e come non smetteranno mai di esserci, anche se forse non così eroiche. Lauda e Hunt come Caino e Abele o Ettore e Achille insomma: essi nella pellicola esistono in quanto sono uno l’opposto dell’altro e non c’è alcuna possibilità di mediazione tra i due: uno è destinato necessariamente a perire.

Il film è estremamente coinvolgente e nonostante si possa non conoscere la vicenda narrata o essere appassionati alla Formula 1 l’effetto non varia. Le sequenze di sorpassi,

[caption id="attachment_393" align="alignright" width="225"]il drammatico incidente di Niki Lauda il drammatico incidente di Niki Lauda[/caption]

incidenti e gare mozzafiato accompagnate da musica ad alto volume o dal semplice ma potente rombo del motore rende il tutto più appassionante e fa della pellicola un racconto mai banale di una storia, nonostante tutto, già scritta.

Leggendo (QUI) un’intervista proprio di Niki Lauda per Panorama sul periodo della sua vita raccontato nel film appare chiaro come egli abbia apprezzato la pellicola, sottolineando però quanto lui e Hunt fossero anche amici e non solo rivali. Egli non ha solo disprezzato o invidiato le feste a cui l’inglese era regolarmente pizzicato dai paparazzi: a suo dire essi hanno vissuto insieme parte di quelle esperienze. Inoltre la maschera impassibile e glaciale che gli viene data nel film, come egli stesso ammette, nasconde una persona molto sensibile: Niki si commuove addirittura ripensando alla morte di Hunt di qualche anno fa.

Tutto questo in un semplice film sulla Formula 1 vi chiedete? Ebbene si, ma Rush è molto di più di questo: è allo stesso tempo il racconto di una grande vita e di qualcosa che fino a che ci sarà il mondo continuerà ad esistere. La rivalità.

E viene quasi da sorprendersi ai meno esperti di cinema quando vengono a sapere che il

[caption id="attachment_392" align="alignleft" width="184"]il buon vecchio Ron Howard il buon vecchio Ron Howard[/caption]

regista è Ron Howard, ovvero l’impacciato Ricky Cunningham della famosissima serie  “Happy Days”, forse un pò meno per chi lo conosce già come un grande regista (premio Oscar nel 2002 per”A Beautiful Mind”). Che facciate parte del primo o del secondo gruppo il consiglio del Freaky Times è lo stesso: guardatelo, è un film completo e coinvolgente come pochi nel suo genere.

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